Abbasso i capelloni – testi

Corriere della Sera 5/11/1965

Paolo Bugialli I capelloni  e l’ordine pubblico

I capelloni si lamentano. Dicono che da quando i giornali hanno parlato di loro la gente li guarda male e i poliziotti li guardano con sospetto. Dicono che non danno noia a nessuno e che stanno lì, sulla scalinata di Piazza di Spagna, perché é bello  e gli piace. Non é una buona ragione. Essi sono brutti  e non piacciono a noi…

I capelloni come li chiamano qui  a Roma, sono quei tipi di apparente sesso maschile, che portano i capelli lunghi quasi come le donne…. secondo una moda mutuata dai Beatles, i quattro giovanotti che l’Inghilterra, anziché premiare come recentemente ha fatto, avrebbe dovuto per rispetto alla propria reputazione, esiliare in Patagonia…

Essi dicono, esprimono il tormento della generazione della Bomba e bisognerebbe buttargliela….

E’ qualche tempo che infestano la scalinata di Trinità di Monti, ma solo recentemente la loro presenza é stata segnalata dai giornali. La prima volta é successo perché uno di essi, mollemente sdraiato su una balaustra, é caduto giù e si é provvidenzialmente rotto l’osso del collo. La seconda volta é successo per una rissa. uno suonava la chitarra e chiedeva l’elemosina. Un soldato, che passava con una ragazza, non glie l’ha data. Il questuante, poiché sono anche prepotenti, ha detto qualcosa di bruciante alla ragazza del soldato. Il soldato ha reagito a pugni. Altri capelloni sono arrivati di rinforzo. Un vigile urbano si é messo dalla parte di un militare. Ne é nato un groviglio, con qualche contuso, con due capelloni arrestati, con una decina invitati  a lasciare l’Italia al più presto……

Le autorità hanno detto che d’ora in avanti verrà esercitata una stretta sorveglianza sulla scalinata, che verrà dato ordine alle frontiere perché si stia attenti a chi entra in Italia. Giusto: come non si entra in India senza farsi l’infezione contro il colera, come non si va nel Congo senza la vaccinazione contro la febbre gialla, così non si entra in Italia con i capelli lunghi: siamo in casa nostra, abbiamo il diritto di ricevere gli ospiti che vogliamo, e questi non li vogliamo….

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